lunedì 8 settembre 2008

From me to you - episode 5


Storie di vita nella casella di posta
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Sorridi, esci, sii ottimista. La donna (o l'uomo) per te non ti noterà se non hai le luci di posizione accese. Stasera esco, da solo tra l'altro.
E' di nuovo estate e sono di nuovo qua a scriverti da un rovente terrazzo di un palazzo vittoriano del distretto di Richmond, in compagnia della mia fedele pinta di birra. Sì, esco da solo perché Angiolina va a ballare a Soho insieme alla sua amica Nora, nonché sua coinquilina nonché anche mia coinquilina. Quando sono arrivato credevo fosse una cosa temporanea, invece è da più di un anno che viviamo tutti e tre insieme.Nora è un Inglesina di Dover ex compagna di università di Angiolina, con un sorriso da pubblicità della Durbans che fa capolino da un musino caffelatte. I suoi ricci neri che partono dalla testa come infinite molle sprizzano energia recondita ed il suo corpo, quando balla, possiede movenze animalesche, selvagge. Qualcosa del genere lo avevo intravisto solo nelle mulatte cubane. Ma soprattutto, mia cara, Nora fa l'amore da dio. Mi sono subito accorto da come mi guardava che voleva possedermi ferocemente. All'inizio ero imbarazzato da tanta sfacciataggine, soprattutto per Angiolina. Poi, da quella pausa pranzo dove inaspettatamente e maledettamente ho deciso di passare da casa ed ho visto le loro 2 lingue attorcigliate, il mio cuore ha avuto un sussulto. Prima l’incredulità, la disperazione, poi la presa di coscienza e la decisione di rimanere, almeno per il momento, così. Dopotutto avere 2 donne è sempre stato un sogno ambito da tutti, fin da ragazzini. Ma ti rendi conto? Io lascio te e mi diventi lesbica, mollo tutto per venire qua a farmi una famiglia e mi ritrovo con una bisessuale e la sua amica ninfomane. Elisa, l’unica normale, l’ho lasciata. Il destino, come sempre, ha molta più fantasia di noi.
Ora ti saluto cara, vado a farmi una doccia. Non prima di aver finito la mia birra ghiacciata che, sorseggiata lentamente in un torrido pomeriggio d’estate, è un motivo sufficiente per non suicidarsi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa pensi che ti possa dire? bene quello qualunque sia quella che ti passa per la mente, va bene. Tanto è uguale...
Uguale si.
rimango alla prima impressione del tuo primo post.
Mi fermo lì, e non oltre.
Arial

Anonimo ha detto...

Ho letto la tua mail, se devo risponderti qui non ho ben capito, in ogni caso lo farò anche per mail.
La storia che hai scritto è carina perchè è semiseria, il finale che dici essere l'inizio della fine, non mi convince, perchè l'inizio della fine è che quelle formiche te le senti talmente invaderti che non la molli, non per passare da una all'altra, e finire con una bisessuale.
Storia malata, per sentirsi vivo.
Io penso che per sentirti vivo, dopo esserti sentito le formiche (bellissima immagine) che ti mangiavano vivo, poi hai bisogno di risentirti vivo con altre formiche che ti passegiano da una parte all'altra.
cioè non è la persona che ti interessa, ma le formiche...
Mi spiego?
come vorrei dirti anche questo per mail!
Beh vedrò di segnalarti lì questo commento.
Relativamente a quelle chiavi...
Non si trovano mai, ma non abbastanza per poi far desistere l'incauto baciatore...Che per baciare ha dovuto chiedere l'autorizzazione in carta da bollo. E solo dopo 3 o 4 incontri.
Il problema è che dopo che le formiche vi assalgono non so cosa vi prende.
Bisogno di fuga?
Bisogno di leggerezza e non impegno: ho sempre pensato che vi perdete la parte migliore, quella che viene dopo.
Ma è una mia idea. Con qualcuno l'ho condivisa. Selezione naturale, o affinità eletive. Non so.
Scrivi, si scrivi bene, ma scrivi soprattutto la vita se vuoi farne un libro. Baci Ah, non so se puoi, ma se vuoi, dopo averlo letto puoi cancellare questo messaggio.
Arial
violette.blog.tiscali.it