lunedì 8 settembre 2008

From me to you - episode 0

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Cronaca di un S. Valentino annunciato
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tu-tun-tu-tun, tu-tun-tu-tun, tu-tun-tu-tun
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Faceva più o meno così il mio cuore quel pomeriggio quando mi congedai da lei.
Si presentò all'improvviso, con una semplicità disarmante, neppur lontanamente consapevole di tutta la sua grazia.
Mora, due occhi neri come la prima notte che facemmo l'amore, labbra sfacciatamente carnose che sapevano di sale, giubbottino di jeans e, appena sopra le ginocchia, una gonnellina di raso che avvolgeva prepotentemente due natiche "manariane". Non poteva terminare in modo migliore una schiena perfetta, inarcatissima, felina.
Mi chiese dov'era il Museo del cinema, ed io l'accompagnai. Salimmo in punta alla Mole, mi scattò una foto, e la baciai.
I baci non sono tutti uguali, suscitano di volta in volta sensazioni differenti: passione, tenerezza, amore, morbosità, erotismo... Ecco non ti so dire cosa provai in quel momento, ma dalla bocca dello stomaco partirono un milione di formiche, rosse con gli occhi a forma di cuore ed un sorriso ebetito, dirette verso tutte le parti del corpo, soprattutto vs le dita dei piedi e delle mani. Provai ad aprire gli occhi, il cielo era coperto ma io vedevo lo stesso il sole.
In quel preciso istante ebbi la consapevolezza di essermi follemente innamorato.
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Era l'inizio della fine.
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Il resto lo sai già, mia cara. Ed ora eccomi qua, a scriverti da una grigia scrivania in un grigio pomeriggio d'oltre manica.
Da quel pomeriggio di primavera molte cose sono cambiate, magari te le racconterò nei prossimi giorni.
Baci

From me to you - episode 1

Storie di vita nella casella di posta
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Il post su esposto, quando venne pubblicato su gastaldology, suscitò molta curiosità sui due protagonisti (soprattutto quello femminile). Ho così pensato di proseguire nel racconto (inventato), immaginando che l'articolo di S. Valentino fosse la penultima di 5 mail scambiate tra 2 persone legate da un rapporto particolare. Ecco la prima..
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Ciao Eugenio, so che pensi che mi sia dimenticata del tuo compleanno e forse anche di te, ma ti sbagli. Da mesi non vedi il mio nome nella tua casella mail, ma non significa che non ti pensi più. Ogni tanto il ricordo di te si affaccia alla finestra della mia memoria e viene a bussare prepotentemente: come l’altro giorno, quando aprendo una vecchia agenda ho trovato un paio di lettere che mi avevi scritto conservate accuratamente insieme ad alcune tue foto. No te l’ho mai confessato ma c’è stato un periodo durante il quale tenevo addirittura una tua foto nel portafoglio come un santino, anche se tu tutto sei fuorché un santo! E di episodi per provarti questo, lo sai anche tu, ce ne sarebbero tantissimi, a partire (anzi, a finire) con il modo becero con il quale mi hai lasciato per quella biondazza ora tua dolce metà.In questi mesi ho pensato spesso di chiamarti o di scriverti ma poi mi sembrava sempre di avere cose più urgenti da fare. “Gli scriverò con calma..”, mi dicevo, ma visto che di tempo e di calma ora che mi sono laureata non ne ho mai sto rubando qualche minuto al lavoro per augurarti degnamente buon compleanno. Sei arrivato ai 30, eh! Pensa: quando ci siamo conosciuti ne avevi 24 ed eri proprio un splendore! Come vanno pancetta e stempiatura ora? Lo stress da lavoro ti sta dilaniando fisico e cervello? Te lo chiedo perché, dopo solo 2 anni di lavoro il mio cervello è ormai da buttare, per lo stress da ufficio non esiste rimedio, spero almeno il fisico tenga!Non ti voglio tediare raccontandoti le mie varie vicissitudini lavorative, ti dico solo che si tira avanti in attesa di trovare qualcosa di meglio; per il resto tutto bene: io e Andrea (contro ogni pronostico) stiamo sempre insieme e abbiamo in programma di cercare casa. Mi piacerebbe che vi conosceste e che uscissimo tutti e quattro insieme in quel mondo utopico del mio cervello in cui tutti vanno d’accordo e si vogliono bene. Avrei tante di quelle cose da dirti che non mi basterebbe una settimana, ma non ti ho scritto per parlarti di me. Ti ho scritto per ricordarti che non ostante la distanza e il silenzio spesso la mia memoria torna a quella sera a Ios dove presentandoti con sabò e pinocchietti, sfacciatamente sorridente mi chiesi di ballare e rubasti il mio cuore. Il tempo non ha cancellato i ricordi, le emozioni che mi hai regalato e le lacrime versate per te.
Buon compleanno.

From me to you - episode 2

Storie di vita nella casella di posta
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Cazzarola che piacere mi ha fatto la tua lettera, non credevo riuscissi ancora a emozionarmi così. Leggendola mi è venuto un inizio di pelle d'oca... vogliamo chiamarla nostalgia?
Ciao canaglia, come stai? Spero che il tuo splendido e bianchissimo sorriso da universitaria non si sia lasciato ingrigire dalle polveri sottili dello stress e del lavoro, sarebbe un vero peccato. Mi fa piacere scoprire che tieni duro con Andrea. Non sono di certo un santo, ma lei deve essere proprio un angelo per sopportarti tutto questo tempo..
Io in compenso l'anno scorso ho lasciato Elisa (la biondazza, come l'hai chiamata tu), all'improvviso. La notizia è trapelata velocissimamente a tutti i nostri amici sconvolti, insieme a quella del mio colpo di fulmine per un inglesina, una tale Angelina conosciuta per caso un pomeriggio primaverile in quella splendida cornice barocca di Piazza San Carlo, il salotto buono di Torino. Come puoi immaginare dal salotto siamo passati velocemente al letto, fino a quando lei non è partita. Così, mentre io scorazzavo su e giù da Londra, i Manager inglesi leggevano e rileggevano il mio Curriculum. Risultato: è da gennaio che vivo nel Distretto di Richmond, proprio come lo stilista, a casa di Angiolina; ed ogni mattina mi sveglio, prendo il metrò, scendo ad Harrow e vado a lavorare alla Rover...ora ti sto scrivendo proprio da qui, e se guardo fuori al posto del cielo grigio che mi compare davanti mi tornano in mente il sole e i prati verdi delle campagne torinesi...
Ora purtroppo ti devo proprio salutare, ho un sacco di lavoro uscirò alle 9...venerdì ti finisco il romanzo, che ti assicuro, riserva altre sorprese...un bacio enorme ed un abbraccio stretto stretto.
Eugenio

From me to you - episode 3

Storie di vita nella casella di posta
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Dimmi che è uno scherzo!!! Tu mi sconvolgi: fossi in te lascerei perdere il lavoro e mi dedicherei alla stesura della tua assurda biografia.Sai, ho sempre pensato che un giorno saresti scappato dalla storia con Elisa per inseguire qualche sogno di gloria che placasse la tua sete di ambizione, ma non avrei mai creduto che saresti arrivato a rivoluzionare tutta la tua vita solo per amore. Non è da te farti mettere il cappio al collo, devi proprio aver perso la testa, eh!!! Sono contenta che finalmente tu abbia trovato una che ti faccia correre un po'. Basta con le donne zerbino tipo me e probabilmente Elisa. Certo che l'hai combinata proprio grossa: sentendo il tuo racconto ho ringraziato il cielo di non esserci stata io ad interpretare il ruolo della fedele fidanzata cornuta e abbandonata... brutto bastardo chissà quante donne hai fatto soffrire! Per non parlare di me: la batosta che mi hai rifilato ha fatto addirittura uscire la lesbica che è in me. Devi però ammettere che quando hai scoperto che Andrea era una femminuccia, la mia girlfriend e non il mio boyfriend, sei entrato in crisi… mi sono vendicata in nome di tutte le altre donne che hai pugnalato al cuore!Parlami un po' di questa Angelina... com'è? E come l'hai conosciuta? Scommetto che è una passerona pazzesca, probabilmente bionda, con due gambe infinte! e penso anche che sia la classica inglesina con la faccia da brava ragazza ma lo spirito da pazza scatenata.... d'altra parte per mettersi con te e tenerti a casa sua con quelle canottiere moda anni 50 e con i tuoi frequenti lamenti per qualsiasi dolorino deve essere pazza. Al di là di tutto mi chiedo se sei felice così lontano da Torino, dalla tua famiglia, dagli amici e dai tuoi numerosi interessi. Sei felice Eugenio? Tornerai in Italia a scorrazzare tra i prati verdi? Fammi sapere come stai nella giungla londinese e mi raccomando, cerca di non lavorare troppo!
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From me to you - episode 5


Storie di vita nella casella di posta
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Sorridi, esci, sii ottimista. La donna (o l'uomo) per te non ti noterà se non hai le luci di posizione accese. Stasera esco, da solo tra l'altro.
E' di nuovo estate e sono di nuovo qua a scriverti da un rovente terrazzo di un palazzo vittoriano del distretto di Richmond, in compagnia della mia fedele pinta di birra. Sì, esco da solo perché Angiolina va a ballare a Soho insieme alla sua amica Nora, nonché sua coinquilina nonché anche mia coinquilina. Quando sono arrivato credevo fosse una cosa temporanea, invece è da più di un anno che viviamo tutti e tre insieme.Nora è un Inglesina di Dover ex compagna di università di Angiolina, con un sorriso da pubblicità della Durbans che fa capolino da un musino caffelatte. I suoi ricci neri che partono dalla testa come infinite molle sprizzano energia recondita ed il suo corpo, quando balla, possiede movenze animalesche, selvagge. Qualcosa del genere lo avevo intravisto solo nelle mulatte cubane. Ma soprattutto, mia cara, Nora fa l'amore da dio. Mi sono subito accorto da come mi guardava che voleva possedermi ferocemente. All'inizio ero imbarazzato da tanta sfacciataggine, soprattutto per Angiolina. Poi, da quella pausa pranzo dove inaspettatamente e maledettamente ho deciso di passare da casa ed ho visto le loro 2 lingue attorcigliate, il mio cuore ha avuto un sussulto. Prima l’incredulità, la disperazione, poi la presa di coscienza e la decisione di rimanere, almeno per il momento, così. Dopotutto avere 2 donne è sempre stato un sogno ambito da tutti, fin da ragazzini. Ma ti rendi conto? Io lascio te e mi diventi lesbica, mollo tutto per venire qua a farmi una famiglia e mi ritrovo con una bisessuale e la sua amica ninfomane. Elisa, l’unica normale, l’ho lasciata. Il destino, come sempre, ha molta più fantasia di noi.
Ora ti saluto cara, vado a farmi una doccia. Non prima di aver finito la mia birra ghiacciata che, sorseggiata lentamente in un torrido pomeriggio d’estate, è un motivo sufficiente per non suicidarsi.